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Swap e ritorno: passando in Garfagnana

Swap e ritorno: passando in Garfagnana

Vorrei raccontare la mia esperienza di ritorno dall’entusiasmante 30° Swap di Sandra Bacci, organizzato nella bellissima cornice del Renaissance Tuscany Ciocco Resort & Spa, passando dalla bellissima Garfagnana.

Dopo un po’ di riposo, ho deciso di ripartire per vedere anche alcune cose belle intorno a me, nella Garfagnana, che magari normalmente non posso vedere e indicarvi se avete più tempo, cosa visitare in quelle zone.

Innanzitutto preciso, che non ho avuto l’occasione di andarci, ma proprio vicino a dove mi trovavo, al  Renaissance Tuscany Ciocco Resort & Spasi trova la casa-museo di Giovanni Pascoli, che custodisce l’imponente biblioteca del poeta, che qui trascorse gli ultimi anni della sua vita e produsse i suoi più importanti sonetti.

Ho preferito declinare il mio viaggio verso un paesino, che mi ha sempre affascinato, ma che non ho mai avuto occasione di vedere: Barga, di cui, in questi giorni, vi posterò un racconto più dettagliato di Paola Moschini, guida e accompagnatrice turistica a Lucca, conosciuta al corso Blogging Experience di Silvia Ceriegi.

Barga è definito dal Touring Club uno dei più bei borghi d’Italia.

Sono arrivata a Barga in circa 10 minuti di macchina, curva contro curva e sono entrata in un paese di altri tempi. Era un po’ caldo e la gente non era ancora a giro, se non gli anziani al bar o i bambini a giocare per strada.

Ma quello che è ancora più fuori dal tempo è il centro storico, che si trova in alto, dove vi conviene arrivare con la vettura, tanto potretrete lasciarla nell’ampio parcheggio fuori.

Cosa mi ha colpito entrando?

Il profumo medievale di antico, l’odore di chiuso e dell’umidità di quelle mura e delle stradine strette e aggrovigliate, dove non ci devono abitare in molti. La sensazione? Quella di entrare in un’altra epoca!

Ho deciso di salire fino al Duomo per quelle viuzze strette fino al limite e da lì mi si è aperto tutto il panorama possibile, dove la chiesa maestosa svettava su tutto.

Scesa ho avuto sicuramente la sensazione di essere arrivata in un posto magico, ma volevo continuare a viaggiare…primo per ritornare a casa, ma secondo perché volevo ripassare dal Ponte del Diavolo, perché all’andata l’avevo solo intravisto!

Dopo una circa mezz’ora ci sono arrivata al Ponte della Maddalena, conosciuto appunto come Ponte del Diavolo, per la sua particolarità, che saetta sul Serchio, come se volesse ancora proseguire il suo cammino graffiante.

Fu voluto da Matilde di Canossa, per consentire ai pellegrini di raggiungere Lucca e la via Francigena e la leggenda racconta, che il capomastro a cui era stata data l’edificazione del ponte, si sia trovato in difficoltà nella sua realizzazione.

Per disperazione siglò un patto col diavolo, che voleva l’anima del primo essere, che lo avrebbe attraversato. Il ponte fu finito in una notte e l’uomo pentito si confessò ad un religioso, che lo consigliò di far attraversare il ponte ad un maiale. Il diavolo burlato si gettò inferocito nelle acque del Serchio.

Non è il sole ponte da vedere qui e ho preso un depliant con descritti gli altri ponti da osservare.

Vicino al Ponte più inquietante della storia, c’è un paese, Borgo a Mozzano, molto pittoresco e dalle origini molto antiche, addirittura sono stati ritrovati insediamenti dei liguri e degli etruschi.

A poco tempo da qui c’è anche la Grotta del Vento, tra le grotte più complete di Europa, presentando una straordinaria varietà di fenomeni, che vi segnalo.

Il mio ritorno era quasi a metà, ma non potevo non finire con Lucca, che sì per me non è tanto lontana, ma che poi non vedo così spesso.

E dire che a questo paese devo il mio nome, perché mia mamma mentre mi aspettava vide la statua di Ilaria del Carretto di Iacopo della Quercia e scelse questo nome, sentendo, quando ancora non c’erano le ecografie, che ero femmina e mi sarei chiamata così.

Allora per un Ilaria era impossibile non fermarsi qui.

Non avendo molto tempo ho deciso di prendere Via Fillungo e arrivare alla fine in Piazza Napoleone, dove si trova il negozio Lucca Glam, che aveva partecipato al 30° Swap Party di Sandra Bacci, per salutare le ragazze e ringraziarle di tutto.

Qui ho potuto incrociare la Torre delle Ore, recentemente restaurata e la più alta della città, la più conosciuta Torre Guinigi, una mostra sui macchinari di Leonardo da Vinci, nella Chiesa di San Cristoforo, il Museo della Tortura e naturalmente il Duomo di San Martino.

E alla fine sì, tornare indietro dalla bella Garfagnana, ma sicuramente più ricca dentro di amicizia, bellezze uniche e esperienze nuove!

 

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maxim
Written by maxim

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