Finalmente ci sono, qui a Viareggio con Silvia Ceriegi e gli altri blogger per il suo corso #blogging experience, come è l’hashtag in istagram, dove potete dare un’occhiata a tutte le immagini.
Fin dalla mattina sembrano predominare i sogni e le passioni o comunque le energie sopite dentro i nostri cuori: con il Piccolo Principe in cartapesta che ci apre la strada verso la colazione, dove un monito ci accoglie:
RISE UP & ATTACK THE DAY WITH ENTUSIASM!
E’ proprio l’entusiasmo quello che ho potuto vedere in giro sui volti delle persone che abbiamo incontrato per questa esperienza, nei posti che abbiamo visitato.
Dove?
Viareggio è la città del mare e del Carnevale e quest’ultimo purtroppo non tutti lo sanno.
Una curiosità infatti è che molti vengono qui principalmente per la villeggiatura, scoprendo il Carnevale in un secondo tempo.
E questa manifestazione è un grande evento per la città, che investe molto sulla sua riuscita.
Un carnevale, in cui sfilano i più grandi carri al mondo,diverso per concezione da quello di Rio De Janeiro o Venezia, dove ci hanno spiegato servono consulenze di ingegneri e vari studi per essere certi che tutto funzioni.
In buona sostanza questi imponenti carri SONO GRANDI OPERE D’ARTE EFFIMERE, già perché dopo la sfilata, quelle parti che non vengono vendute o utilizzate, vengono buttate.
Ma la tradizione della loro costruzione è lontana nella storia di diverse generazioni e il legame, che lega Viareggio al carnevale grande: culturale, economico e sociale.
I costruttori dei carri ci hanno mostrato il loro mestiere, antico e fantastico, che prevede una passione.
E c’è anche il Museo del Carnevale istituito con il compito di dare un supporto storiografico alla manifestazione carnevalesca con i bozzetti, le foto di alcuni dei carri più famosi e un excursus su tutto quello che sta dietro le quinte.
Inoltre vengono organizzati anche percorsi didattici per le scuole o aperture al pubblico, come questa sera per la notte dei musei.
La nostra camminata è proseguita sulla passeggiata di Viareggio nella boutique di CASHEART, nome che è tutto un programma e che racchiude il pensiero dei proprietari: cuore di cashmere o arte del cashmere.
CUORE E ARTE, QUINDI PASSIONE.
Già perché questa azienda è molto lontana nel tempo, è di 4° generazione, e la sede è a Agliana, in provincia di Pistoia, e si chiama Maglificio Beby (Beby, perché così era chiamata la figlia del proprietario dagli americani, che si erano appostati vicino al laboratorio, ma che non sapevano come si scrivesse la parola), con cui è conosciuto anche il bellissimo sito.
Ma la domanda fondamentale che è sorta spontanea è stata: che successo può avere un negozio di cashmere in un posto di villeggiatura?
La proprietaria ci ha spiegato che invece il legame è molto antico, perché questo tipo di materiale pregiato veniva spesso usato dai marinai e perché anche nella vicina Forte dei Marmi è uno dei prodotti tipici.
Vi è un’utenza particolarmente affezionata al cashmere e che lo predilige alle fibre più tipiche come il cotone.
Certo è che è una fibra pregiata che ha un suo costo: le capre che producono questo filate vengono chiamate VELLO D’ORO.
Casheart ha cavalcato l’onda della sfida e ancora della passione per i suoi preziosi prodotti, lavorati con cura certosina.
Altri punti vendita si trovano oltre che a Viareggio, a Firenze e a Cortina.
E’ un patrimonio di know out da salvaguardare e come ha detto la titolare BARCOLLO MA NON MOLLO! per spiegarci tutto l’impegno che sta dietro il loro lavoro.
E alla fine arriva lei, leggera e multiforme come alcune sue farfalle che ha creato, la variopinta artista Pierangela Massolo.
HO SEMPRE PENSATO CHE LE COSE CONTINUASSERO A VIVERE ANCHE OLTRE LA LORO FUNZIONE.
Rigeneratrice nata, che crea a partire dagli scarti, da ciò che trova abbandonato o nel dare nuove funzionalità a oggetti che trova: con lei ogni cosa è trasformata in un’opera d’arte.
Artista che ha scoperto la sua vena creativa “da grande”, ma che l’ha seguita per diventare grande: è stata ospitata ad una Biennale di Venezia con Sgarbi.
E nella sua vita ci sono tanti viaggi, tante maniere diverse di approcciarsi all’arte: da quella decorativa, ai gioielli, agli acquarelli, ai recenti alberi di Natale fatti per Viareggio.
Nei suoi lavori troviamo il grande amore per Gaudì, per Niki de Sainte Phalle, per il Liberty e la tecnica Tiffany, per Tamara De Lempicka e per il mare.
Ispirazione diverse per le poliformi creazioni che escono dalle sue mani, ma che si concentrano tutte sul RIUTILIZZO DI QUALCOSA CHE GIA’ C’ERA.
E vorrei fermarmi qui, perché oggi è stata una giornata intensa e ricca di eventi.
Personalmente ho rivisto dei concetti familiari e tutti siamo SPECCHI di quello che percepiamo.
AMORE – PASSIONE – IMPEGNO – ARTE – TRASFORMAZIONE – CUORE – DEDIZIONE
E per finire col nostro Piccolo Principe “VOLA SOLO CHI OSA FARLO!“,
In bocca al lupo A CHI SI LANCIA!
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