Queste le parole della mia bambina, Matilda, che dai suoi otto anni, secondo il mio parere ha colto alcune caratteristiche fondamentali del pittore impressionista, Claude Monet, che ha avuto anche la fortuna di ammirare da vicino al Museo dell’Orangerie, a Parigi.
Monet è l’uomo che parlava con le sfumature del mondo.
Le ninfee erano la sua vita.
Visto che dipingeva fiori
gli piacevano anche i colori
e non posso dargli torto!
E una piccola spiegazione per i bambini, visto che un film documentario su Monet verrà proiettato il 14 e 15 febbraio 2017 in alcuni cinema da Nexo Digital, per informazioni dove trovarlo: Io, Claude Monet.
Perché l’arte è una bella favola, che finisce sempre bene e immortale, come tutti i capolavori che ci rimangono.
Claude Monet è nato in Francia e fin da piccolo amava disegnare.
Ogni giorno prima di andare a scuola ritraeva il mare, che aveva vicino casa, sempre in maniera diversa, perché aveva capito che le cose cambiano sempre.
Claude Monet dipingeva come vedeva in realtà.
Quando fu più grande stufo di dipingere sempre gli stessi paesaggi, si trasferì a Parigi dove incontrò tanti altri pittori.
Con i suoi amici inventò una nuova tecnica di dipingere, chiamata impressionismo.
Guardavano molto attentamente le cose e ne studiavano tutti i colori e le sfumature.
In un primo momento alla persone non piaceva e c’è voluto del tempo, perché questi impressionisti avessero successo.
Claude Monet spiegò alla gente perché dipingeva così e allora la gente incominciò a comprare i suoi quadri.
Vendendo i suoi quadri ha comprato una bella casa, con un grande giardino dove coltivava tanti fiori e dove costruì un famoso laghetto con un ponte, che è ripreso in molti suoi quadri ed ha avuto molto successo.
Oggi le opere di Monet e dei suoi amici impressionisti, si trovano nei più importanti musei del mondo.
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ECCO COSA NE HA FATTO MATI DI MONET!
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