Vi ho già scritto un post su questa particolare mostra organizzata dalla Fondazione Culturale Hermann Geiger a Cecina e aperta fino al 19 febbraio, Viaggio nel Cosmo, ma oggi ho il piacere di avere il resoconto della visita di un inviato per me molto speciale, mio fratello, Daniele Duranti, che fra l’altro con i suoi studi di ingegneria è più preparato di me in materia.
Ecco il suo racconto.
La mostra Viaggio nel cosmo è un percorso alla scoperta dell’Universo.
L’esposizione è presentata non solo in modo scientifico, ma anche da un punto di vista artistico, cinematografico e letterario ed è rivolta ad un pubblico eterogeneo, non solo di “addetti ai lavori” e appassionati di scienza.
Il percorso è allestito su due piani: al piano terra è presente la parte storico-scientifica, fantascientifica e artistica, al primo piano la parte scientifica attuale.
Appena entrati ci troviamo al cospetto della celeberrima citazione di Immanuel Kant
“il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me”
che sta ad indicare il legame tra l’uomo e il cielo stellato sopra di lui, ovvero l’unicità intrinseca nell’essere umano e il suo fare parte del tutto.
Questa prima sezione rappresenta uno sguardo al periodo che va dal Rinascimento alla prima metà dell’Ottocento.
Sono esposti una statuetta seicentesca raffigurante Atlante, che sorregge il mondo e una selezione di strumenti astronomici antichi, tra cui un astrolabio planisferico, un quadrante astronomico manuale e un cannocchiale galileiano e oggetti per la mappatura del cosmo realizzati tra il XVI e il XIX secolo.
Dopo questo primo excursus storico scientifico, viene presentata la sezione letteraria e cinematografica.
Tra le opere esposte possiamo ammirare testi letterari che vanno dal Cinquecento fino a una copia del romanzo Dalla Terra alla Luna di Jules Verne e la proiezione integrale di Le vojage dans la Lune di Georges Méliès.
Viene poi presentata la sezione fantascientifica, dove sono esposti romanzi locandine di film come 2001: Odissea nello spazio e la scultura dello Space Jockey di HR Giger, raffigurante una creatura aliena presente sia nel film Alien, che nel prequel Prometheus.
L’esposizione al piano terra si conclude con la sezione Musica delle stelle, dove sono presenti tre postazioni dotate di cuffie, attraverso le quali il visitatore può ascoltare una selezione di brani musicali che hanno come tema lo Spazio.
Salendo le scale che portano al primo piano lo spettatore viene “accompagnato” dall’opera “animata” Rocketman dell’artista Stefano Pilato.
Giunti al primo piano ci troviamo di fronte alla famosa citazione del cosmonauta russo Jurij Gagarin
“Da quassù la Terra è bellissima, senza frontiere né confini”.
In questa sezione viene presentato lo Spazio da un punto di vista scientifico attuale.
Sono presenti riviste e oggetti legati alle prime missioni spaziali dell’uomo e in particolare allo storico allunaggio del 20 Luglio 1969.
Possiamo ammirare la tuta spaziale del francese Jean-Loup Chrétien, il primo astronauta europeo ad andare nello spazio, che nel 1982 fu ospitato a bordo della stazione spaziale russa.
E’ presente uno schermo che trasmette in diretta le immagini dalla Stazione Spaziale Internazionale.
Possiamo inoltre osservare una camera a scintilla per la rilevazione dei raggi cosmici e un modellino in scala dell’interferometro Virgo costruito a Cascina per lo studio delle onde gravitazionali e uno specchio a grandezza naturale dello stesso.
All’interno di una bacheca sono presenti campioni di rocce meteoritiche.
A conclusione della visita è presente una saletta al cui interno viene proiettato un breve filmato di immagini dello spazio in lingua inglese, sottotitolato in italiano.
E credo che questa visita sia veramente un’opportunità da cogliere al volo perché completa di vari punti di vista, interessante e oltretutto a ingresso gratuito.
Grazie Daniele per questo bel resoconto!
[pgallery id=”I0Z7S2876H” /]
No comments yet.
No one have left a comment for this post yet!