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Artemisia Gentileschi: grande forza dell’arte

Artemisia Gentileschi: grande forza dell’arte

Artemisia artista appassionata, talentuosa, coraggiosa e orgogliosa, ma soprattutto artefice del suo destino.

Ha vissuto una vita piena di tumulti, a volte difficile, senza mai scoraggiarsi o non voler ricominciare da capo, cambiando spesso città e contando solo sul suo talento.

Artemisia Gentileschi è una delle poche protagoniste femminili della storia dell’arte europea.

Ma è anche la protagonista di varie vicende personali, forti e sconvolgenti, che la videro coinvolta.

Certamente fu una donna particolarmente fortunata per i suoi tempi, il mondo del ‘600. Quando il genere femminile era escluso da molti ruoli della società…

…una società che imponeva limiti culturali e ingabbiava le donne in ruoli ben precisi.

Ma come si dice:

Homo faber fortunae fortunae suae

 

La fortuna di Artemisia fu quella di nascere in una famiglia di artisti affermati, primo fra tutti il padre Orazio Gentileschi, suo maestro e fervido esponente del caravaggismo romano.

E fu libera di far fruttare il suo talento, anche se la sua storia privata spesso si è accavallata con quella artistica e la ha fortemente influenzata.

Artemisia violentata da un collaboratore del padre, Agostino Tassi, anche lui pittore, è diventata simbolo del femminismo e del desiderio di ribellarsi al potere maschile.

Ma Artemisia non è solo il simbolo di una femminilità violata. E’ una grande artista, che ha prodotto opere di alta qualità e oserei dire migliori di quelle di suo padre.

La sua arte spesso rappresenta temi legati alle gesta delle eroine bibliche: donne capaci di grandi imprese e di grande forza.

Artemisia ha sicuramente fatto suo il luminismo e la teatralità di Caravaggio, che applica in maniera molto personale nelle sue opere per tirare fuori il suo drammatico racconto.

Le sue eroine allora sono belle, superbe e muscolose, quasi delle superdonne, orgogliose di essere tali.

E’ soprattutto al personaggio di Giuditta, che affida il compito di renderle giustizia della violenza subita da giovane.

Giuditta è piena di orgoglio mentre uccide Oloferne, quasi impassibile di fronte al sangue che schizza sulle candide lenzuola.

Le opere di Artemisia sono cariche di passione e di emozione, rivelano, mettendolo a nudo, l’animo di una donna, che mai si è arresa agli eventi negativi.

Se fosse nata maschio sicuramente molte pagine di storia artistica sarebbero state scritte su di lei fin dai suoi tempi, ma è bello che sia nata donna per dimostrare a noi del genere femminile, quanto abbia lottato per la sua passione e affermato comunque la sua femminilità.

Artemisia non è stata, semplicemente, una femminista di altri tempi, ma un modello da seguire per essere donne libere, perchè lei ha saputo cambiare e trasformare le circostanze avverse in un trampolino di lancio.

 

 

 

maxim
Written by maxim

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