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A Brescia il cibo diventa un’opera d’arte

A Brescia il cibo diventa un’opera d’arte

Sicuramente  è una mostra strettamente legata al tema dell’Expo 2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” e forse anche una delle più importanti esposizioni dedicate al cibo nell’arte organizzate in Italia: è quella visibile fino al 14 giugno a Brescia, a Palazzo Martinengo.

Una prestigiosa selezione di oltre 100 dipinti, rigorosamente selezionati dal curatore Davide Dotti, coadiuvato da un comitato scientifico internazionale, mostreranno al visitatore il forte legame che nel tempo è intercorso fra arti figurative e cibo in un emozionante e plurisensoriale percorso nelle varie epoche storiche.

Verrà raccontato attraverso un criterio iconografico e cronologico quanto i pittori, attivi tra il XVII secolo e il XIX, amassero dipingere i cibi e i piatti tipici delle loro terre di origine e sarà anche un’occasione per scoprire alimenti oggi scomparsi.

Si compie un viaggio nell’arte, nel cibo e nei luoghi: gli artisti erano molto sensibili alla tradizioni delle loro terre d’origine, così ad esempio, nei quadri dei napoletani ricorrono il casatiello e le sfogliatelle, nei quadri dei toscani e degli emiliani i salumi, nei quadri dei lombardi la cacciagione, spiega il suo curatore.

Dal Seicento a Warhol il cibo come mezzo di comunicazione in oltre quattro secoli.

La mostra è suddivisa in dieci sezioni, che mi piace pensare come dieci portate: ai nostri visitatori offriamo un menu artistico:

  • L’allegoria dei cinque sensi
  • Mercati dispense e cucine
  • La frutta
  • La verdura
  • Pesci e crostacei
  • Selvaggina da pelo e da penna
  • Carne salumi e formaggi
  • Dolci vino e liquori
  • Tavole imbandite
  • Il cibo nell’arte del XX secolo

Oltre a godere della bellezza dell’esposizione, i visitatori avranno la possibilità – sono coinvolte in questo aspetto alcune università italiane – di informarsi su alimenti e gusti delle varie epoche considerate nella mostra bresciana. Tra le attività collaterali, i laboratori didattici per bambini e un concorso a premi rivolto agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, nel quale i ragazzi si cimenteranno in un lavoro artistico che abbia come tema il cibo.

Tra i capolavori in mostra i “Mangiatori di ricotta” di Vincenzo Campi, il “Piatto di pesche” di Ambrogio Figino (la prima natura morta della Storia dell’Arte italiana, dipinta circa cinque anni prima della Canestra di Caravaggio), il “Tavolo con angurie” del pittore divisionista Emilio Longoni e “l’Ultima Cena” di Andy Warhol, un acrilico su tela che reinterpreta in chiave pop il Cenacolo di Leonardo, per dirne solo alcuni.

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maxim
Written by maxim

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